Abbiamo appreso, dalla stampa, la nascita di un associazione coordinamento tra associazioni LGBTQI (sigle storiche e neonate) e varie altre associazioni di vario genere che è stato presentato al Comune di Napoli in conferenza stampa il 7 Luglio 2011( e non essendo una iniziativa istituzionale non comprendiamo il come mai sia stata concessa quella sala).
Ma che strana cosa, in Campania nasce un associazione-consorzio di Associazioni (LGBTQI e non) e noi di i Ken, associazione LGBTQI campana attiva dal 2005, non solo non siamo stati né informati né invitati alla partecipazione alla conferenza stampa ma che non siamo stati chiamati ad aderire a tale associazione.
Ma che strano, proprio noi, che abbiamo fortemente voluto ed unito in Coordinamento ( dal oltre 1 mese) ben 40 sigle tra cui organizzazioni sindacali e studentesche, associazioni, federazioni di partito e movimenti politici.
Ma che strano, che proprio noi, che abbiamo lavorato a realizzare insieme a tutti il primo Pride Regionale in Campania a cui hanno partecipato oltre 5.000 persone in “piazza”, manifestazione che ha ricevuto il Patrocinio Morale della Regione Campania, del Comune di Napoli e che ha visto la straordinaria partecipazione del Sindaco de Magistris al corteo ( unico sindaco italiano a prendere parte fisicamente ad una manifestazione per i diritti LGBTQI).
Che strano che proprio noi di i Ken ( oramai sigla storica ed attiva campana), non siamo stati mai invitati ad una discussione ad hoc sul tale progetto né alla conferenza stampa di presentazione del Campania Raimbow.
Eppure, i Ken, a Napoli ed Avellino, non poco lavoro LGBTQI lo esprime con i servizi gratuiti, come gli sportelli LGBTQI contro il mobbing e le discriminazioni con la CGIL, o come il Festival di Cinema Omosessuale e Questioning “OMOVIES” ( considerate entrambe nella recente pubblicazione UNAR come buone prassi di rilievo nazionale), o i tanti convegni organizzati con gli Enti pubblici o di ricerca e studio universitari.
Certo appare una cosa alquanto strana – a cui noi di i Ken non sappiamo dare risposta – questa “mancata comunicazione e coinvolgimento” di cui, speriamo, chi sappia, voglia dare delle spiegazioni politiche e strategiche.
Non possiamo credere, che ad oggi,l’avversità al CAMPANIA PRIDE 2011 ( di coloro che oggi sono il vertice del Campania Raimbow) fosse motivata dal costituendo progetto e dalla preconcetta volontà di esclusione di qualcuno.
Non vogliamo credere che il laboratorio politico, d’idee e contenuto espresso dal Coordinamento Campania Pride, che ha prodotto la grande mobilitazione popolare al corteo del 25 Giugno (contrastato in ogni modo, anche con una finta contro manifestazione di Arcigay e ATN spacciata per un Pride) offuscasse un progetto, di cui tutti noi non eravamo neppure a conoscenza.
Ci rifiutiamo di credere che, anche il Campania Pride, abbia dovuto subire avvelenamenti da parte di chi, contrastando il Gay Pride di Napoli, lavorava alla vera esclusione politica – quella di i Ken Napoli ed Avellino, del Cantiere della diversità di Salerno e dell’associazione Trans di Salerno ALI dal nuovo soggetto costituente.
Di una cosa siamo certi e che un coordinamento politico rainbow ( bandiera internazionale del movimento LGBTQI ) paritario, avrebbe dovuto nascere dopo un chiarimento ( mai avvenuto e da noi auspicato) tra le varie associazioni storiche LGBTQI presenti da anni in Campania che, oggi sono non solo alternative nei metodi, ma anche nella scelta di comunicare all’esterno cosa fanno, scadendo troppe volte nell’insulto e nella delegittimazione sociale e politica.
I Ken, nonostante ciò, esprime la propria immutata disponibilità a dialogare sulle singole attività, valutando di volta in volta il proprio atteggiamento politico che è caratterizzato come sempre dalla collaborazione con tutti i gruppi al fine di sostenere le più ampie forme di network e di collaborazione politica purchè ampie, plurali e democratiche.
In questa ottica il 12 Luglio si discuterà della costituzione del Coordinamento Popolare Campania Pride, open space politico che lavorerà al Gay Pride permanente.
Ci appare evidente che la nostra esclusione da un’organizzazione come il Campania Raimbow, dichiara una contraddizione con il principio di ampia inclusione politica enunciata, descrivendo, invece, uno spazio costruito per i soliti pochi eletti.