Campania Pride 2011: NOI NON CI STIAMO pubblicata da Arcilesbica Napoli Le Maree il giorno
martedì 31 maggio 2011 alle ore 22.34.NOI NON CI STIAMO.
L’associazione napoletana Arcilesbica Napoli Le Maree non aderirà al Campania Pride 2011 perchè, disconosce la legittimità e la correttezza delle pratiche di promozione e di decisione relative all’iniziativa.
La lotta civile perché prevalgano spazi di serena e pacifica convivenza, di rispetto, di dialogo e di cooperazione tra le persone, non deve avere valore puramente propagandistico, ma deve costituire un principio e una prassi quotidiana per tutte e tutti, a cominciare da chi milita nel movimento per l’affermazione dei diritti.
Rifiutiamo, perciò, fortemente le dinamiche impositive e proprietarie che hanno caratterizzato la genesi di un evento il quale, a dispetto della sua denominazione collettiva, nei fatti, è nato tenendo volutamente all’oscuro le associazioni LGBT del territorio campano, dalla sua ideazione e del suo lancio.
Riteniamo che tali modalità privatistiche seguite da chi ha agito in modo unilaterale, siano rovesciate rispetto alle normali, o quantomeno auspicate, pratiche di costruzione dei Pride che devono vedere partecipi tutte le forze del territorio in modo unitario e collaborativo. Un momento di confronto e di condivisione in tal senso, non ci è mai stato se non a decisioni prese, rivelando un’evidente volontà di sopraffazione per noi politicamente inaccettabile.
Siamo convinte che la tensione e la contrarietà tra noi associazioni, derivanti da questa negazione della dimensione collettiva in un progetto che invece lo richiedeva e lo presupponeva, era assolutamente prevedibile e la nostra posizione politica non può prescindere da questa irresponsabile intenzionalità di conflitto.
Nè possiamo esimerci dal considerare parimenti irresponsabile la macchina del fango costruita ad hoc per strumentalizzare le legittime perplessità che avanzate con forza, chiarezza e trasparenza da una pluralità di associazioni sono state manipolate e trasformate in ‘prove’ di una presunta quanto incredibile avversione alle istanze LGBTQI. Sottolineiamo che gli epiteti che ci sono stati pubblicamente indirizzati, come “nemici dei gay” e “contrari ai Gay Pride”, nella loro ridicola insignificanza, sono pericolosi e controproducenti per quelle stesse istanze che è nostro principale compito tutelare.
Come cittadine lesbiche, la battaglia per i diritti civili ci appartiene e ci apparterrà sempre, ma l’eventuale scelta di chi vorrà scendere in piazza sarà individuale. Come organizzazione lesbica militante, infatti, scegliamo oggi di sottrarci alle logiche di prevaricazione volontariamente espresse, augurandoci che in futuro nell’organizzazione di eventi cittadini o regionali di tipo collettivo, tali logiche lascino il posto alla concertazione e al dialogo, anche quando esistono differenze.
Invitiamo tutte le realtà territoriali a promuovere spazi comuni di riflessione e confronto sui temi della libertà di espressione sessuale e dei diritti per lesbiche, gay e trans, definendo in modo più condiviso possibile, strategie positive, dignitose sul territorio urbano e regionale.
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