Guerra anti gay e fake news – l’altra faccia dell’omofobia
Una nuova epidemia a trasmissione sessuale ed ancora una volta la colpa viene data alla sessualità tra uomini.
Pare si tratti di un virus che viene trasmesso attraverso la penetrazione anale ed al TG1 – speciale guerra in Ucraina – la dott.ssa Viola, pediatra all’ospedale di Padova, sottolinea che il rischio di trasmissione è particolarmente presente nei rapporti sessuali tra uomini. Ella stessa cita il caso dell’AIDS per affermare come il dato da lei riportato non sia “sorprendente”.
Non spetta a noi ricordare come l’AIDS sia stato utilizzato nel 1987 come una clava contro la comunità gay a cui venne data la colpa della trasmissione del virus. Riteniamo opportuno però ricordare alla dott.ssa Viola e forse alla comunità tutta come la penetrazione anale non sia una prerogativa del sesso tra uomini. Si tratta infatti di una pratica diffusa tanto tra le persone omosessuali che tra le persone eterosessuali, insomma, una semplice pratica sessuale che può o meno dare piacere a prescindere dal proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere. Vogliamo davvero ricadere negli stessi errori del passato e criminalizzare le persone omosessuali? Sarebbe forse meglio parlare di prevenzione per fornire le opportune modalità di contrasto alla trasmissione di Malattie a Trasmissione Sessuale.
Dare informazioni scientifiche significa fornire le opportune conoscenze al fine di prevenire pandemie sociali. Intervenga Alessandro Zan con la commissione di vigilanza della rai per evitare di diffondere accuse discriminatorie nei confronti di una comunità già ampiamente colpevolizzata.
Oggi più che mai è di fondamentale importanza diffondere le informazioni corrette. È infatti constatabile una scarsa attenzione all’uso del profilattico, anche nella comunità gay caduta nella trappola salvifica della PreP. Un ottimo punto di partenza potrebbe essere l’introduzione dell’educazione sessuale obbligatoria nelle scuole.
Di seguito il video dell’intervento della dott.ssa Viola al TG1. fonte rai play dal minuto 1:02:37 in poi
Viene portato alla nostra attenzione anche questo articolo del quotidiano Libero, anch’esso diffusore di pregiudizi.