Ero lontano quando mi squillò il telefono, risposi…. e mi cambiò la vita per sempre. Chi mi chiedeva aiuto era una persona sorda…. a telefono ed io ero ad Edimburgo e lui a Napoli… ma nonostante tutto l’accoglienza fu garantita e l’abbraccio presto fu forte, sincero, amorevole e duraturo. Valentino Alterio Torres era magro, molto magro, spaventato, solo e molto sordo. Erano cocci di umanità con un sorriso disarmante, un fratellino da accudire, coccolare, come gli altri ma più fragile degli altri perchè quella invalidità non gli era considerata ancora in Italia, Paese che mette sgambetti ai cittadini, immaginate a chi quella carta non l’ha.Lui non ha perso il sorriso mai! neppure quando lo accompagnavamo al centro notturno per senza fissa dimora e la mattina gli aprivamo le porte della casa rainbow. Poi il lento percorso di inserimento lavorativo, l’autonomia, l’accoglienza e poi la pandemia…. i compleanni, le prove del coro, perchè Valentino ha provato anche a cantare come logopedia e per non arrendersi. Mi manca tantissimo anche se so che sta bene con la persona che ama e che lo comprende meglio di chiunque. Valentino ora è in Emilia Romagna ma è sempre al nostro fianco, lo rivedo in ogni angolo della casa che gli ha salvato la vita, è un pezzo di questa città ed è la persona a cui più hanno tentato di fare del male alcune associazioni che anzicchè proteggerlo lo hanno accusato di usare la casa non come rifugio ma come privilegio. Lui dal palco del Napolipride ha preso la parola, ha parlato alla piazza con orgoglio, coraggio e forza, ci ha reso orgogliosi di lui e mostrando come si può passare da vittima a protagonista della propria comunità. Invece pochi mesi dopo la fine dell’emergenza “zona rossa”, ottenuta la certificazione d’invalidità Valentino Alterio T ha inseguito i suoi sogni e desideri lontano da Napoli, con la persona che ama, perchè Napoli è una città che non offre nulla a noi, figuriamoci ad una persona come lui. Spero che nel tempo possa poter scegliere di tornare qua da Frufrù al caldo… per stare con noi, ma per ora gli auguro ogni felicità e di portare il sorriso ovunque vada. La benedizione sia su di lui e sulle persone che gli stanno accanto, coraggio Vale, ti vogliamo bene e qui hai una famiglia allargata che ti ama e che crede in te! Felice natale per fortuna che siamo abituati al remoto, così non sembri troppo lontano. Carlo Cremona