Potevamo accettare candidature, chiederne di nuove, misurare la lunghezza, la potenza, #misurarci o provare a costruire dalle macerie e fare politica. Abbiamo cominciato lontano dai nostri progetti, dai partner, da quelli storici a quelli nuovi.
Abbiamo chiamato per mesi, Fondazioni Bancarie, Istituzioni locali, Rappresentanze Sindacali. Il Risultato è sbalorditivo, dei sette candidati alla carica di Sindaco di Napoli 3 hanno risposto all’appello in maniera affermativa, una in modo negativo, gli altri 3 in alcun modo. Con i 4 candidati e candidata abbiamo aperto un dialogo franco e sereno, ma a tre devo ringraziare per la loro disponibilità ed amicizia; in particolare a Catello Maresca , Gaetano Manfredi ed Antonio Bassolino (in ordine di partecipazione). Loro hanno verificato chi siamo, che facciamo ed a loro abbiamo potuto mostrare non solo i nostri progetti ma soprattutto i numeri del nostro lavoro. Abbiamo potuto mostrare quanto, indipendentemente dalle maldicenze o dalle gelosie, siamo riusciti a costruire dalle macerie del Bene Confiscato sede della prima Casa Accoglienza LGBT Questa Casa Non è un Albergo – Rainbow Center Napoli ed l Rainbow Center Napoli + d’Italia nato e sopravvissuto in un Bene Confiscato alla Mafia.Ma non ci siamo arresi, abbiamo tentato di creare uno schieramento popolare tra tutti gli schieramenti a sostegno dei Candidati e Candidate, provando a costruire un segmento culturale NapoliGAYFriendly che partisse da una piattaforma politica e programmatica che parlasse dei bisogni delle persone e che dimostrasse che i bisogni hanno radici e proposte di soluzione universali. Abbiamo spiegato che come da soli non ce la si può fare nella vita, anche nella politica occorre un lavoro di prospettiva ampio e che tenga insieme maggioranza e minoranza, o almeno una maggioranza che attraversi gli schieramenti e che guardi ai bisogni delle persone fragili e vulnerabili non con pietismo e senso di rappresentanza di categoria in pericolo di estinzione, ma come Persone, Esseri Umani a cui è riconosciuto un diritto alla nascita che li rende uguali di fronte alla legge valorizzandone le differenze e proteggendo il genere umano dalle omologazioni. Abbiamo poi cercato di motivare, e lo faremo in queste ore ancora, ad andare a votare, garantendo il più possibile uno spettro ampio verso cui rivolgere il proprio voto. La decadenza di alcune liste ci ha fatto perdere dei riferimenti importanti anche tra le liste moderate di centro destra, ma ci impegneremo da subito a tentare un dialogo costruttivo con ogni uomo e donna che mostri buona volontà. E’ per questo che noi lottiamo, non per conquistare uno scanno o per votare chi ci ha agevolato o valorizzato o apprezzato pubblicamente per essere sostenuto nel momento del bisogno, noi di IKen Napoli restiamo tra le persone con e senza certificato elettorale, cercando di rappresentare i bisogni di chi non ha voce e quelli di chi non ha la speranza di far valere un proprio diritto, casomai perché minoranza, straniero, illegale, disabile o semplicemente depresso dal fatto che nulla cambierà mai.
Le candidature da votare per avere un Consiglio Napoli Gay Friendly:
Stefania Colicelli– PD – Manfredi
Aniello Esposito – PD – Manfredi
Rosario Giudice – Moderati – Manfredi
Rosario Morisieri – Europa Verde – Manfredi
Maria Luisa Iavarone – Europa Verde – Manfredi
Vincenzo Gargiulo – Europa Verde – Manfredi
Simona Talamo – Potere al Popolo – Clemente
Alessandra del Giudice – Alessandra Clemente Sindaco – Clemente
Anna Starita – Napoli Solidale – Manfredi
Mariano Billo Paolozzi – Manfredi sindaco – Manfredi
Mario Coppeto – Napoli Solidale – Manfredi
Rosario D’Uonno – Alessandra Clemente Sindaco – Clemente
Piero de Luca – Potere al Popolo – Clemente
Michele Adriano Brunaccini (*) – Partito GAY – Bassolino
Soraya D’Apuzzo – Partito GAY – Bassolino
Roberta Gaeta – Manfredi Sindaco – Manfredi
Marcello Parlato – Europa Verde – Manfredi
Gennaro Esposito – Lista Manfredi – Manfredi