Egregio Sindaco Sala, ci fa molto piacere informarla che la prima città italiana a destinare all’accoglienza temporanea delle persone LGBT+ un bene confiscato alla criminalità organizzata sia stata Napoli con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e non Milano.
Il nostro “orgoglio Terrone” , ci impone di chiarire che il progetto “Questa casa non é un Albergo”, sia stato il primo progetto di casa accoglienza , sevizio anti violenza, italiano per persone LGBT + ad essere co-finanziato dal Governo – Ministero della Gioventù – , e realizzato in un bene confiscato ed affidato all’associazione LGBT+ i Ken, giá nel 2013 .
Un bene confiscato alla criminalità che grazie all’amministrazione De Magistris ha avuto una proroga d’affidamento proprio per lo svolgimento del progetto e per la sua continuità. Il progetto, inaugurato dal Ministro Poletti e dal capo dipartimento della gioventù dott. Mauceri, e la cui madrina fu Vladimir Luxuria, restituirà i dati qualitativi e quantitativi delle attività e degli studi svolti dai ricercatori, coordinati dal dipartimento di studi di genere della università di Napoli Federico II, nel prossimo mese di ottobre.
Inviteremo il sindaco Sala, e l’assessore Majorino a partecipare alla conferenza per mostrare loro la nostra buona prassi e per indicare loro una via dal sud verso politiche di rete nazionale attraverso metodologie condivise e valori comuni, che costruiscano pratiche dell’accoglienza, dello sviluppo e della pace sotto l’egida della bandiera RAINBOW.
in risposta alla notizia apparsa sul quotidiano online La Repubblica Milano