Napoli 01/07/2017 alle ore 10:30 una delegazione dell’associazione i Ken è giunta al Vescovado di Napoli per l’udienza con S.E. Cardinale Crescenzio SepeQuesta è la seconda volta che l’associazione incontra il Vescovo Metropolita ed è una piacevole ed eccezionale circostanza che ha il carattere storico dell’incontro al di la delle reciproche differenze.
Una delegazione rappresentativa delle varie anime che compongono i Ken, prima di tutto persone, come amano chiamarsi, persone che hanno chiesto al Vescovo di Napoli di essere “l’altra sponda” cui il ponte del dialogo deve fondare le proprie fondamenta per una cultura del dialogo, del rispetto e della collaborazione.
Protagoniste le persone ai margini della società, gli ultimi e le ultime, i loro bisogni e due mondi a confronto quello della Caritas cattolica e quella della Civitas della promozione sociale e delle comunità, quella cattolica e confessionale e quella laica e civica dell’associazionismo LGBT*.
Protagonista S.E. Crescenzio Sepe ed il presidente i Ken Carlo Cremona, che dal 2009 continuano un percorso di reciproco rispetto e di ascolto da osservatòri diversi e quindi complementari in una città in cui sempre di più lo Stato Sociale appare distante e disinteressato ai temi degli ultimi e di quelle persone senza speranza.
Un lungo e profondo incontro in cui il Cardinale ha ascoltato la narrazione dei successi recenti come Cromatica Festival ( manifestazione corale LGBT* organizzata da i Ken al San Carlo di Napoli in collaborazione con la Regione Campania) e dei futuri progetti di Casa di Primo Soccorso per persone gay, lesbiche e trans che a Settembre aprirà a Napoli in un bene confiscato alla Criminalità Organizzata e co-finanziato dal Dipartimento delle Gioventù e della Protezione Civile Nazionale.
Significativa è stata l’attenzione di S.E. Sepe alle problematiche ed alla narrazione della storia delle due persone Transgender in delegazione, Rossella Dorio e Gina Piscitelli. In particolare ci ha colpito positivamente il personale interessamento di S. E. ai temi della emergenza abitativa e lavorativa delle persone trans che cercano di lasciare la prostituzione e che chiedono sostegno ed aiuto per avviare percorsi di lavoro e di autonomia alla sussistenza. La prospettiva offerta da i Ken è stata, seppure citando la pregevole attività caritatevole svolta dalla curia partenopea per gli esclusi e le persone più fragili, di trovare modalità nuove in cui impegnare le persone non più giovani e che vogliono cambiare stile di vita ad avere diritto ad una possibilità per ritrovare percorsi di dignità umana e lavorativa, perse a causa della discriminazione subita o percepita.
Altro tema proposto è stato quello della impossibilità ad accedere a condizioni paritarie per l’avvio di auto impiego e di costruzione di luoghi in cui coltivare e sviluppare abilità e professionalità senza discriminazione.
Molto lusinghieri i complimenti ricevuti dal Cardinale circa l’impegno dell’associazione nel progetto musicale del corAcor relazionato dal coordinatore Gerardo Papa e del successo ricevuto per Cromatica 2017, S.E. ha parlato di come anche la Curia adoperi la musica e le orchestre giovanili per sottrarre alla criminalità ed ai rischi della Strada i giovani ed ha auspicato che la musica possa essere un terreno di unione e conoscenza con le esperienze presenti in Diocesi e quelle del corAcor.
L’incontro si è concluso con l’abbraccio alle mamme Annamaria Salomone e Lucia Trapanese, testimoni di famiglie presenti nelle vite dei propri figli gay e testimoni che l’amore è accoglienza e che lo deve essere a maggior ragione nelle famiglie credenti e cattoliche, perchè nella fede c’è amore e non odio.
Per l’occasione è stata consegnata una targa commemorativa dell’incontro avvenuto ed una copia della preghiera a San Gennaro scritta da Francesco Giampietro e Carlo Cremona che chiede al Patrono di Napoli di sapere chi è il genio che ha inventato la “normalità”, una preghiera scritta per chiedere al Santo Patrono di compiere il miracolo, di sconfiggere l’omofobia e la violenza e far prevalere su ogni cosa “l’Ammore”.
Come saluto di congedo S.E. Sepe ha donato a tutte e tutti un santino della Madonna che riporta la sua tipica benedizione ( da noi tutti accolta con gioia) Che A’ Maronn v’accumpagn.