Oggi è una triste pagina per la dignità delle persone transessuali e per tutte e tutti noi, oggi piangiamo Piccola Ketty.
Oggi ci eravamo ritrovati sotto palazzo San Giacomo a Napoli per “ricordare” la morte della persona transessuale prostituta e conosciuta come Piccola Ketty, uccisa l’altro giorno per mano di un cliente con gravi disturbi psichiatrici. Mentre ella giaceva, ancora salma all’obitorio del Policlinico, in una giornata che avrebbe dovuto essere di lutto, di lacrime e riflessioni ho ascoltato frasi come “sindaco le trans ti amano!” A quel momento mi sono reso conto che il silenzio era stato rotto dalla presenza, forse inopportuna, del Sindaco di Napoli.
Ed è così che all’improvviso, tra abbracci, baci e strette di mano e segni di vittoria, il cordoglio è stato deposto ai piedi della propaganda ed il silenzio rotto solo dal rumore dei clic delle macchine fotografiche dei reporter.
Il Potere del Palazzo era sceso al completo con tutti gli uffici stampa, c’erano tutti e tutte quelle che in questi anni si sono prodigati a dirsi dalla parte delle trans (perché in genere omettono il termine persona prima di trans) senza far nulla per rendere accessibili le pari opportunità seriamente a tutte e tutti. Quanto ha fatto Il Sindaco in questi 5 anni di governo per le persone trans, lesbiche e gay?
Dico a quelle che se lo sono abbracciato e baciato che avreste dovuto,siete libere di farlo, ma dovevate reclamare più sicurezza, più progetti e fondi ( che sono stati azzerati) per l’inclusione ,lavoro e marginalità, così come facciamo noi di i Ken da anni in solitudine.
Avremmo dovuto pretendere più progetti per la difesa degli interessi delle persone deboli e per le vittime di violenza ( molte di più di quelle denunciate), invece che regalare il proscenio ad una parte della causa dei nostri problemi.
Ci sconforta che da quando questo Sindaco governa Napoli il tema della sicurezza dei cittadini, in ogni quartiere, sia quasi inesistente a danno di tutte e tutti.