di Carlo Cremona – presidente i Ken
Il tono usato per convocare una piazza è una cosa ed il tono degli interventi di quella piazza deve essere altro.
Nei nostri interventi ci sarà sempre una vena malinconica ma ci sarà anche l’orgoglio del percorso tracciato.
La contraddizione è nella immaturità imputata nella sensazione del non riconoscimento pieno del valore della legge votata al Senato e che non è ancora legge dello Stato.
Noi non vogliamo neppure che si immagini che qualche associazione LGBTQI chieda arretramenti su quanto votato al Senato e per questo stiamo proponendo toni autorevoli ma non critici, lucidi e non emotivi.
Le persone dei social, questa contraddizione tra gli attivisti la sopportano meno di quanto alcuni attivisti dichiarino di sopportare i voti di Alfano a quella legge.
Quando parlammo di questa piazza era per darci un luogo arcobaleno, come quello poi realizzato in piazza Duomo a Milano.
Le persone non erano solo LGBT in quella piazza e se noi pensiamo a piazza del Popolo come un pride, non solo non centriamo i grandi temi a cui siamo chiamati, ma anche le forme di relazione con il Parlamento e con il Governo. Mentre noi parliamo di stepchild il governo rilancia sula riforma delle adozioni anche ai single….stiamo evidentemente rincorrendo…. e pensando troppo alle polemiche politiche!
In quella piazza sarebbe importante non solo la presenza di Monica Cirinnà, ma anche quella di tutti i Parlamentari e Ministri che hanno lottato in commissione, in aula del senato e quelli che alla Camera si schierano per portare avanti le riforme che CHIEDIAMO.
Sul come andare avanti dopo il 5 propongo che si avvii quel tavolo permanete ( come già chiesto 7 giorni fa da me al mieli) tra le associazioni e gruppi in formali per ridelinaere non solo una visione strategica unitaria ma anche un metodo abbandonato in una assemblea di Torino qualche anno fa.
Questa Piazza del Popolo del 5 Marzo non è un Pride è altro è e deve essere un mix di forze sociali, culurali, politiche sindacali, del mondo del lavoro, della scuola e delle professioni molto ma molto più ampio di quello che conosciamo una PIAZZA DEI POPOLI ARCOBALENO.
Oggi, mettere paletti, distinguo, precisazioni e barriere è limitare l’accesso ad una piazza che deve essere positiva, propositiva e proiettata al futuro.
Dobbiamo avere il coraggio, la maturità, l’autonomia e l’autorevolezza politica non solo di andare a al Nazareno per portare le nostre istanze e richieste, ma di invitare Renzi ed offrirgli una civile accoglienza per una legge data all’Italia e restituirgli non solo un merito per la maggioranza trovata, ma chiediamogli in piazza davanti a noi tutte di ottenere una calendarizzazione di ciò che è oggi già sui giornali #adozionipertuttietutte e tutte le altre riforme che chiediamo vengano fatte nei prossimi 2 anni.