Noterete che li non vi sono stendardi associativi, li non v’è una somma di sigle o qualche sigla che si imponga, come unica o maggiore rappresentanza della comunità Lesbica, Gay, Bisessuale, Transessuale, Queer e Interssessuale ( LGBTQI), li c’è il Popolo Irlandese sotto lo stesso cielo per gli stessi diritti.
In Italia, a causa della indecisione su “chi debba organizzare e raccogliere fondi ” per l’organizzazione dei GAY pride, si è preferito eliminare di fatto una manifestazione unitaria e nazionale preferendo la frammentazione e la divisione delle forze, cercando poi di rappresentarlo, nella comunicazione, come soggetto unitario chiamandolo ONDA PRIDE.
Quello che qualcuno chiama ONDA PRIDE, altro non è che uno Tzunami sociale gay che ha polverizzato il fronte unitario del Movimento LGBTQI, incapace di aggregarsi attorno a valori, ideali e strategie comuni. In Italia tale circostanza trova conferma nel fatto che, oramai le persone che vanno al Pride ci vanno più per divertirsi che per protestare per la propria condizione di esclusi, marginalizzati e discriminati dallo Stato, e ci vanno in larga parte, senza sapere se chi organizza, abbia una piattaforma politica rivendicativa e quali metodologie enuncia di perseguire per ottenere lo stesso risultato politico cui in Europa ( degli Stati Fondatori) TUTTE le nazioni sono giunte al di fuori dell’Italia.
Per rendere più chiaro il concetto qualcuno ha eliminato il concerto nazionale del 1 Maggio, facendo dei concerti di piazza qua e la e ne rivendica l’originalità e la genialità. Io penso a 10 100 1000 pride ma senza rinunciare al Pride Nazionale di Roma realizzato da tutte e tutti insieme.
In case you missed it…The moment Ireland said “I do” to gay marriage. http://bbc.in/1Q4aXI3 #MarRef
Posted by BBC News on Domenica 24 maggio 2015