[ … ] A livello nazionale il primo ad uscire fuori dal coro è stato Maurizio Gasparri (senatore di Forza Italia) che, in una lettera al direttore del Corriere del Mezzogiorno, parla addirittura di intolleranza alla rovescia
“Leggo che un tale Carlo Cremona [presidente dell’associazione iKen Onlus, ndr] propone il Daspo dal Parlamento per persone come me che non sono favorevoli al matrimonio e alle adozioni gay. Il problema è proprio questo. C’è una forma di intolleranza nei confronti di chi ritiene che la famiglia debba nascere dall’incontro tra un uomo e una donna e che l’unione debba essere orientata alla nascita di figli. Sui diritti e su altre questioni di carattere generale potremmo discutere a lungo. Si scoprirebbe che il diritto civile già offre ampie garanzie a tutti. Ma ben venga il confronto”
Pacatamente e senza gridare o come direbbe Marzullo …”sottovoce”… se Gasparri accettasse un confronto pubblico sul tema “daspo alle discriminazioni” glielo direi in faccia, guardandolo negli occhi, con serenità e trasparenza. Caro Gasparri il daspo per me è da dare ai politici omofobi, xenofobi, misogini ed ai fascisti… e per Costituzione.
NB. ( la recupero solo oggi purtroppo) e sempre in relazione alla “compagna di lotta” dell’ arcigay Napoli Francesca Pascale.