E’ con rammarico e con dispiacere politico che ci vediamo costretti a comunicare che l’emittente televisiva Julie News Italia ci ha appena comunicato che la trasmissione prevista per oggi pomeriggio è stata annullata per improvvisa indisponibilità al dibattito pubblico di Antonello Sannino ( presidente Arcigay Napoli) e di altri suoi delegati.
A causa di tale improvviso e tanto inatteso, quanto incompreso diniego, non potremmo discutere con lui delle nostre molteplici perplessità circa l’iscrizione della cons. Francesca Pascale nell’associazione Arcigay.
Ci pareva importante, e ringraziamo la redazione di Julie News Italia della possibilità offerta ai napoletani, poter assistere ad una discussione con Arcigay su di un tema che sta dividendo, animando e facendo discutere molti e molte.
Ci pareva importante riuscire a fornire diversi punti di vista, opinioni e convinzioni che insime rappresentano quella diversità di pensiero che è il patrimonio di un “certo modo di vivere” il movimento che anima la partecipazione democratica.
Ci pareva importante comunicare e poter rappresentare le nostre ragioni, e poterci confrontare, insieme ad Arcigay Napoli, con un rappresentate Istituzionale del Consiglio Comunale di Napoli, quale il vice Presidente Consigliere Nonno, da poco eletto vice Presidente del Consiglio Comunale di Napolie soprattutto rappresentante di una parte della destra del nostro Paese storicamente alleata politica di Forza Italia.
Tale rifiuto al confronto pubblico di Arcigay Napoli ci sconcerta e ci rammarica, perchè in questi giorni avevamo sia intercettato moltissimi malumori tra le persone LGBT napoletane ma anche non napoletane di cui potevamo portare testimonianza.
Tale rifiuto al confronto pubblico di Arcigay Napoli non permette di chiarire pubblicamente le profonde ragioni politiche e di poter ascoltare dalla diretta voce del presidente di Arcigay Napoli tutte quelle ragioni e sentimenti che potessero, in qualche maniera, farci comprendere il contenuto politico di tale scelta. Auspicavamo che ciò avvenisse attraverso un contraddittorio pubblico che evidenziasse la differenza che intercorre tra polemica ( che si caratterizza per la sterilità) e visione politica alternativa ( di cui ci sentiamo portatori, in quanto portatori di analisi, critica e proposta costruttiva). Il contraddittorio, inoltre avrebbe avuto la possibilità di fornire delle risposte ( in modo sempre garbato e civile) non solo alla politica ma anche alle tante accuse mosse alla nostra associazione in più occasioni sui social da molti dirigenti Arcigay Napoli.
Tale rifiuto al confronto pubblico di Arcigay Napoli non permetterà di comprendere in quale modo l’associazione “della Pascale” ( come direbbero loro) si relazionerà, anche in pubblico, con il pensiero della DESTRA italiana. Da qualche giorno in molti si chiedono quali condivisioni o, quali alternative e soprattutto vorrebbero ascoltare delle dichiarazioni sulla sussistenza del SE vi sono alternative di vedute con la destra o se come dichiarato si è già “compagni di lotta”.
Tale rifiuto al confronto pubblico di Arcigay Napoli delinea anche un profilo associativo, almeno nel suo attuale quadro dirigente locale, poco incline al confronto, sia con il pensiero altro da Se, che con quello non allineato, non governato o strumentalizzato dalla realpolitk.
Tale rifiuto al confronto pubblico di Arcigay Napoli, a nostro giudizio, pone anche una ingloriosa un’ombra sulla storia di un circolo omosessuale da sempre contraddistinto ( quando politicamente attivo) per il coraggio, la tenacia e la forza che i fondatori diedero al rifiuto dell’oppressione esercitato sui corpi e sulle persone della destra italiana dagli anni ’70 in poi e del quale alcuni protagonisti portano ancora il segno ed il ricordo vivo.
Tale rifiuto al confronto pubblico di Arcigay Napoli dimostra anche una “fragilità” politica di una scelta, quella di accettare come iscritta a sinistra ( Arcigay è di sinistra o di destra come GayLib?) non solo non condivisa con i Ken, prima che accadesse ma neppure con se stesse o con altre organizzazione LGBT napoletane o con il movimento.
E’ anche per questo che l’associazione i Ken lancia da oggi per la data del 6 Settembre 2014 un Open Space del Movimento LGBT sia locale che nazionale dal titolo : ” 30 anni di Movimento di liberazione omosessuale e Trans in Italia: da Napoli quali traiettorie, quali identità?
Ovviamente “i padroni di casa” saranno tutte e tutti i militanti e fondatori della associazioni e collettivi LGBT della storia della città di Napoli, senza esclusione alcuna purchè con spirito costruttivo.