Sindaco: la semplificazione delle norme é il primo strumento per la trasparenza degli atti dell’Amministrazione Comunale. Troppi anfratti normativi permettono il raggiro delle norme a scapito della legalità . La corruzione non é riapparsa, non é mai scomparsa.
Accanto alla legalità occorre anche una etica pubblica nuova senza la quale non si applica nessuna trasparenza.
Chi ha il dovere della firma nella pubblica amministrazione non può omettere la firma per paura della denuncia, chi amministra o si assume la propria responsabilità o é meglio che cambi mestiere.
Pres. Pasquino : la corruzione pregiudica il carattere democratico e delegittima l’azione degli apparati pubblici disincentivando i consociati al rispetto ed alla condivisione delle regole.
Raffaele Cantone: l’autorità nazionale anticorruzione non deve scovare la corruzione, deve provar a far rispettare le norme anticorruzione a prescindere che dietro quei comportamenti ci sia corruzione. Al contrario se una ammmiistrazione é in regola con a L 190 non vuol dire che sia a norma con l’anti corruzione.
il punto vero é quello che bisogna creare gli anticorpi, non solo strumenti repressivi ( vedi lotta alla Mafia) il meccanismo della 190 non combatte la corruzione ed il malcostume.
Dott. Talamo ( FormezPA) : con questa legge vogliamo arrivare a determinare che la PA non é destinataria ma é protagonista di un’azione che non é destinataria di una colpevolezza.
Assenteismo ed abusi sono complementari al reato, un dipendente che elude o semplicemente non risponde al telefono, non é corrotto ma elude le proprie responsabilità andando incontro alla soddisfazione dei requisiti di qualità del suo cliente che é il cittadino.
noi dobbiamo arrivare ad una nuova reputazione della amm. istruzione pubblica.
Occorre validare semestralmente il piano triennale della trasparenza, perché questa diventa una garanzia per il cittadino di essere lo strumento di validazione dell’efficacia dell’azione.