Avellino per la Candelora 2012
Movimento Lgt, Associazioni cittadine , Sindacati, Istituzioni locali regione e Parlamento si incontrano ad Avellino per discutere di diritti civili.
A dieci anni dalla “cacciata” dei femminielli dal Santuario di Montevergine il movimento del Candelora Pride prosegue con il suo lavoro per portare alla luce del sole le realtà della provincia. Nel 2002 l’abate Tarcisio Nazzaro con il suo gesto violento sollevò un coro di polemiche, ma diede anche il via ad un dibattito che non si è mai chiuso.
Grazie al lavoro di tutte le realtà territoriali che si sono impegnate in questi anni, tra cui Uds, Rossofisso, i Ken Avellino, i Ken Napoli, Zia Lidia Social Club, alle quali oggi si sono aggiunte Famiglie Arcobaleno ed Equality ed il Coordinamento Campania Pride lungo questo cammino durato dieci anni si sono potuti mettere dei tasselli importanti che sono rimasti un punto fermo sul territorio.
Prima di tutto l’apertura di un dibattito permanente sulle questioni Lgbt in una piccola città di provincia. Oggi discutiamo ancora di diritto alla fede, di diritti civili, ma possiamo farlo con qualche consapevolezza e conquista in più. L’apertura lo scorso anno proprio in occasione della Candelora, alla Camera del Lavoro di Avellino di uno sportello di consulenza, orientamento ed aiuto Lgt gestito da Donata Ferrante per i Ken Avellino.
Un luogo fisico che è una conquista fondamentale per una provincia della Campania interna in cui gli omosessuali ancora vivono velati, una conquista di dieci anni di Candelora Pride. Portare persone e realtà alla luce del sole è uno dei lavori di questo lungo cammino. Ed ancora una volta con orgoglio si salirà a Montervegine per salutare Mamma Schiavona e chiedere di essere tutti uguali. Perché per affrontare il tema dei nuovi diritti si può ancora partire da una delle più antiche tradizioni popolari della Campania : la Candelora di Montevergine.
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