Comunicato Stampa Campania Pride 2012 a Salerno: Convocato il Coordinamento Popolare Campania Pride, si avvii urgentemente una discussione con Napoli.
Apprendiamo oggi (03/01/12 ndr) dalla stampa ( ma il corriere del Mezzogiorno di Salerno ne aveva già parlato 2 mesi fa in tempi assai prematuri) che l’associazione Campania Rainbow (associazione di varie associazioni e partiti politici ed il cui portavoce è il presidente gay salernitano Antonello Sannino) ha lanciato il Pride in Campania proprio nella sua Salerno il prossimo 26 Maggio.
L’associazione i Ken ( organizzatrice e promotrice dei PRIDE di Napoli ed Avellino del 2009, 2010 e 2011) è estranea a tale scelta come lo è il Coordinamento Popolare Campania Pride organizzatore della manifestazione regionale Campania Pride 2011 e a cui prese parte il Sindaco de Magistris con il vice Sodano, l’assessore Narducci, il Segretario Generale della CGIL Napoli Federico Libertino, la segretaria della UIL Napoli Isabella Buonfiglio e che ebbe come madrina Vladimir Luxuria.
La manifestazione fu ampiamente partecipata vide per la prima volta masse di uomini e donne senza vessilli marciare in modo colorato e composto per l’orgoglio LGBT di Napoli e ebbe un grande risalto mediatico nazionale e nel web contribuendo ad alimentare una buona immagine LGBT friendly dell’amministrazione di Napoli e del Sindaco de Magistris, poi impegnata nel sostegno ad OMOVIES 2011, allo sportello trans e alla delibera d’istituzione della famiglia affettiva.
Pertanto, in accordo con altre organizzazioni del CPCP, convochiamo una riunione il giorno 13/01/11 alle ore 16 presso la CGIL Napoli in via Torino 16, nella quale avviare una riflessione che determini una elaborazione politica del Coordinamento Popolare Campania Pride per il prossimo futuro in movimento di Napoli LGBT in confronto con le proposte emerse sulla stampa e che riguardano la città di Salerno.
Rivendichiamo una cultura politica che pratica il rispetto delle persone che organizzano le manifestazioni, che è pacifica, che è non violenta e che quindi s’impegna a non organizzare “contro cortei” soprattutto il 26 Maggio, impedendo che accada, così come in passato si ebbero, azioni che hanno danneggiato la credibilità e la vita delle persone omosessuali e trans della campania.